mercoledì 5 novembre 2008

"Nulla è impossibile negli Usa "

Barack Obama e la sua elezione alla Presidenza della Casa Bianca segnano un cambiamento epocale nella storia del mondo.
In barba a quanti pensavano che l’America non fosse pronta ad un presidente democratico con la pelle nera, lui, il senatore di Chicago ce l’ha fatta, anzi “stra” fatta. 62.680.702 voti contro i 55.542.743 di McCain su scala nazionale e si porta a Casa, (quella Bianca) il 52% del consenso popolare.
E ora? Io che in questo risultato ci ho sperato, mi aspetto che quel cambiamento epocale di cui scrivevo qualche riga più su, sia davvero di tale proporzione.
Qualcuno oggi ha detto che tutti i cittadini del pianeta avrebbero diritto al voto quando si tratta di scegliere il presidente degli Stati Uniti d’America, perché ciò che accade oltreoceano riguarda l’orticello di tutti. E allora, in virtù di questo, speriamo che i temi guida di questa storica campagna elettorale, Iraq, Iran, Afghanistan, politiche ambientali, politiche sociali, ecc.ecc. abbiano come unico faro “la forza della speranza contro il cinismo, la forza dell'uomo comune davanti al potere, la forza potente del sogno e del cambiamento”.
Perciò, per quanto possa valere, da questo blog gli auguri di cuore per una presidenza davvero democratica.


giovedì 30 ottobre 2008

“A intra ogni pete de ulia ‘ncete nu dulore”

Nel titolo è racchiuso il senso de Gli Attimi di… Vignanera.
Riconosco che leggendo questi racconti, la lucidità necessaria ad una degna recensione è vacillata.
Si perché l’autore di tutto questo è Alessio Stefanelli..per qualcuno questo nome potrebbe non poter dire alcunché, ma a me no…a me dice molto, ha in sé il sapore di un passato realmente e fortunatamente mai passato, di un presente sempre singolare e di un futuro pieno di attesa.
Ma questo è un altro discorso!
Dicevo, anzi scriveva Alessio, “a intra ogni pete de ulia ‘ncete nu dulore”, come se ogni venatura di queste creature perfette che popolano il feudo di Vignanera, custodisse segreti “irraccontabili”, storie celate di principi e principesse che si sono cullati all’ombra dei fianchi silenziosi di Vignanera.
Ti resta nel sangue la sua linfa, nelle narici del naso il suo intenso odore del vento di scirocco misto a polvere, nelle unghie il rosso di quella terra che indica sudore e fatica….tutto questo è Vignanera!
E i suoi attimi? Sono i ricordi che ognuno dei Vignanerini custodisce gelosamente, come in un forziere protetti da chi non capisce e mai potrà perché accecato dal mito della modernità e del progresso.
Come la figura di Antonio, “fijiu de u Mariu Caddhrina emigrato a cavallo tra gli anni ’60 e i ’70 per fare il muratore a Losanna insieme a due altri suoi parenti” che popola il ricordo dell’autore…con la sua coda di volpe “o di un altro dannato animale peloso” sul cruscotto della sua auto quando tornava in paese in occasione della festa patronale in agosto.
Lui, il classico emigrante che a volte dimenticandosi le proprie radici, non perdeva occasione per propinare noiosi discorsi sulla “pulizia svizzera e sulla puntualità che qui non c’era, sul lavoro che in Svizzera ti veniva a cercare e un sacco di altre cose che (…) annoiavano a morte e che ogni anno come un rito accademico si ripetevano inesorabilment.e”
Ma la memoria di Antonio e di tutti coloro che come Antonio hanno dovuto e voluto vedere cosa c’era oltre Vignanera, non poteva tradire quell’idea di appartenenza che avrebbe segnato chiunque in qualunque posto del mondo.

Leggi il libro ::..


Autori in cerca di Differenziazione

Da oggi iniziamo a cestinare nel bidone giallo alcune opere di autori giovani e promettenti che ci mettono a disposizione il loro EBook.
Chi volesse inviare il proprio ebook per farlo inserire ne "Il Bidone Giallo" per farlo leggere ai visitatori può inviarlo a ilbidonegiallo@gmail.com specificando nella mail l'autorizzazione alla pubblicazione.
Iniziamo nel prossimo post con un libro di Alessio Stefanelli recensito da Elisabetta.
Buona lettura

venerdì 24 ottobre 2008

La bontà non ha limiti...


Questa mattina, mentre mi recavo al lavoro, ho notato che sui manifesti firmati CGIL in memoria di Vittorio Foa, era stata affissa l'iscrizione "AFFISSIONE ABUSIVA" da parte del Comune di Roma.

Non conosco bene la legislazione in merito, perciò non so esattamente quando un'affissione può essere dichiarata abusiva e quando invece può tranquillamente essere diffusa senza "pericolo" per i signori fruitori.

Anzi se qualcuno è più informato lo pregherei di illuminarmi!

Nel frattempo l'unica cosa illuminante in questa spiacevole faccenda sta nel ricordo di una tra le figure "di maggiore integrità e spessore intellettuale" che il nostro disgraziato secolo abbia conosciuto.

Proprio non riesco a capire, al di là di ogni regolamento, cosa ci sia di "abusivo" nel ricordo di Foa e della sua continua lotta contro la negazione dell'altro.

mercoledì 22 ottobre 2008

Guantanamo in Afarchistan? no era un copsus!

Ci sono cose che pur facendoti ridere ti fanno salire un senso di rabbia e irritazione.
Questi sono due servizi de "Le Iene" andati in onda rispettivamente ieri sera e lo scorso anno.
La storia è sempre la stessa.
L'ignoranza dei parlamentari è avvilente come anche la loro arroganza (eccezion fatta per l'on. Fini, non quello famoso, un altro che potete vedere nel secondo filmato).
Nonostante tutto fanno morire dal ridere...





giovedì 16 ottobre 2008

C'era una volta un ragazzo

Ieri sera a Matrix c'era Roberto Saviano.
Il ragazzo è veramente spaventato credo e d'altronde come dargli torto?
Io avrei paura pura ad accendere il fuoco sotto la moca o a mettere in moto la lavatrice.
Ormai la sua vita non potrà tornare più quella di una volta e lui l'ha capito fin troppo bene.
Saviano però non è un eroe. Saviano è uno scrittore (anche bravo) che ha fatto il suo dovere, che, come ogni uomo di informazione dovrebbe fare, ha raccontato ciò che vede e che sente doveroso far conoscere.
Semmai non è un codardo.
Certo non è facile fare il mestiere del giornalista o dello scrittore in certi contesti e raccontare di mafia o camorra. Sfido chiunque a valutare i costi e i benefici delle proprie azioni quando i costi spesso coincidono con la propria vita. Sarebbe più facile se si avesse la garanzia dello stato e l'appoggio della comunità onesta e non corrotta.
E ieri sera Saviano lo ha spiegato benissimo e il suo ragionamento a mio modo di vedere non fa una piega.
Il concime della camorra infatti è quel "social network" di gente omertosa (ahimè ce n'è tanta!..) che giustifica culturalmente l'operato di questi mezzi uomini la cui fama oggi spopola anche tra i più giovani.
Saviano ha scritto solo un libro, non ha ammazzato nessun camorrista, non ha fatto concorrenza ai clan, probabilmente non ha raccontato nulla di nuovo, ma nonostante ciò è entrato nella "lista della spesa" della camorra.
Il perchè lo ha spiegato lui stesso. Perchè alla camorra ha dato fastidio che si sia parlato di loro, che il libro l'abbia letto tanta gente, che si sia risvegliata l'opinione pubblica su certi clan che prima operavano indisturbati e che la camorra stessa abbia dovuto fare uno sforzo di comunicazione in più per diffamare Saviano all'interno del suo "social network".
E tutto ciò grazie a un libro.

Per chi non lo avesse ancora fatto consiglio la lettura, troverete sicuramente un amico che ve lo può prestare.
Per chi volesse acquistarlo consiglio può farlo ovviamente in libreria oppure da qui direttamente andando sul sito della Feltrinelli... (così si contribuisce anche a sostenere il Bidone Giallo. Grazie.)
Ah, il prezzo è scontato del 20% (12.40€ anzichè 15.50).

Compra il libro >





Un servizio andato in onda a su Matrix ieri sera che aiuta a capire...

mercoledì 15 ottobre 2008

Accà nisciuno è fesso...o forse si.

La nuova edizione de "Le Iene" non mi entusiasma.
Le gag dallo studio, con Fabio De Luigi e Ilary Blasi sono spesso gratuite, poco graffianti e prive di sense of umor, quasi sempre condite di doppi sensi scontati a sfondo sessuale che infieriscono sulla croce rossa Blasi (contenta lei...).
Non che da questo punto di vista le altre siano state edizioni migliori, ma almeno il duo Kessisoglu Bizzarri aveva ogni tanto delle uscite meno banali.
Detto ciò per fortuna lo spirito dei servizi è rimasto più o meno lo stesso e propongono ancora qualche inchiesta interessante.
Ieri sera mi è capitato di vederne uno in particolare che mi ha dato conferma di come cambiare questo paese è un'impresa impossibile. Saviano docet. In bocca al lupo.




martedì 14 ottobre 2008

Sparare sulla crocerossa!

Caro Valter, mi devo scusare con voi tutti dell'opposizione.
Ora mi sono ricordato ed ho capito tutto, ho capito perchè non infierite.






lunedì 13 ottobre 2008

Diamogli una degna sepoltura.


Premessa.


Il marketing e la comunicazione politica sono argomenti seri.
Se ne hanno fatto argomenti di molti esami in molteplici corsi di laurea non deve essere un caso.
Sono complessi e vanno gestiti con cautela per evitare che suscitino effetti collaterali indesiderati.
Ogni mossa è studiata e non è concesso improvvisare.
E' importante studiare le strategie di comunicazione in modo da far arrivare "la propaganda" al maggior numero di persone e di votanti, soprattutto in funzione del target che ci si prefigge.
La sensibilità dei votanti va stimolata e interpretata e ne vanno carpite (o indirizzate) le esigenze così da dirottare la propia propaganda verso una tematica o un'altra.
Almeno questo è quello che penso io, da sempice osservatore della politica e del mondo della comunicazione, senza la pretesa di essere un esperto nel campo.

Va riconosciuto al PD e prima di lui ai partiti della sinistra storica (Ds, Prc ad es.) di aver avuto sempre un occhio di riguardo nei confronti della comunicazione di "qualità" soprattutto indirizzata ad un pubblico "giovane", web oriented e quant'altro (citiamo ad esempio la "Famiglia Spera" o la campagna dei post-it di rifondazione, ma ce ne sarebbero molte altre...).

Fine Premessa.


Ci sono però delle cose che, pur nella mia ignoranza, balenano agli occhi.
Delle ingenuità che potrebbero essere evitate per non ricorrere negli effetti indesiderati che citavo prima.

E' possibile che sulla rete girino ancora i relitti di siti e di esperimenti vari che prima l'ulivo e poi il PD hanno portato avanti negli ultimi anni?
Non sarebbe meglio dargli una degna sepoltura?
Non per nulla, ma la rete è piena di rompiscatole che non vedono l'ora di trovare un appiglio per criticare l'opposizione che hanno votato...
Tipo me.




Alcuni relitti galleggianti:
www.lanuovastagione.it
lanuovastagione.ilcannocchiale.it
lanuovastagione.gruppi.ilcannocchiale.it
www.dsonline.it
www.democratica.tv
www.margheritaonline.it
www.democraticiperlulivo.it
www.unioneweb.it
www.unioneitmondo.it
www.dsonline.tv
www.idemocratici.net
www.margherita-roma.it
...


ma voi c'eravate?

Un salto fuori dal network...anzi dentro!
Si sono ritrovati in 3000 alla festa di Facebook uno dei pianeti più finti al mondo o che almeno potrebbe rivelarsi tale! Chissà quante delusioni oppure no...comunque sta di fatto che il PARTY tra vero e virtuale ha radunato 3000 naviganti internauti che per una sera si sono sentiti dei very important people, protagonisti di un fenomento tutto targato XXI secolo!
Finita l'era di quelli dei "modesti" ritrovi (20 persone al massimo) "perchè i miei partono per il weekend", oppure "sabato sera festeggerò i miei 30..ci vieni ?" inizia quella delle feste delle identità rubate...(pardon) il PARTY delle "amicizie" ritrovate!
Sapete che c'è? fatico a pensare ad "amici" o sedicenti tali che per otto lunghi anni, piuttosto che per due, non riescono a creare l'occasione giusta per una serata insieme o, ancora più grave, per uno straccio di telefonata!
Si salvi chi può!

venerdì 10 ottobre 2008

Veltroni 2.0 YouDEM.



Premessa.
Quest'uomo è proprio avanti.
Ha idee all'avanguardia! Sa ad esempio che esistono il web2puntozero, le community e i social network, sa cos'è la tv on demand e lo streaming, sa parlare di piattaforme e di palinsesti e soprattutto sa pronunciare "YOUdem" perfettamente. Non lo sto dicendo con ironia, lo penso veramente e chi mi conosce sa quanto abbia apprezzato in passato quest'uomo (ora mi fa solo un pò di tenerezza...).

Apro parentesi.
Per chi non lo sapesse Il Partito Democratico inaugurerà il 14 ottobre la nuova WebTelevision "YouDem".
E' già possibile partecipare in parte alla community, iscrivendosi alla versione beta (beta.youdem.tv) e iniziando a caricare video sul proprio spazio. Per ora non è possibile fare altro, ma dal 14 dovrebbe essere tutto accessibile, forum, discussioni, tv, etc...
Volendo capire di cosa si tratta, ho fatto la mia bella registrazione e ho letto con attenzione i termini d'uso...
Se avete 2 minuti di tempo, guardatevi il video di presentazione e leggetevi i termini d'uso.
Chiudo parentesi.




Osservazioni.
Caro Walter, ma lo sapevi che già esiste? Ed è anche più democratica di YouDem, che neanche censura i video, e dove è la stessa community a segnalare eventuali abusi? Mi pare si chiami YouTube. Pensa anche li si possono creare pagine personali (mi pare si chiamino canali), puoi creare discussioni e condividere i video.
Pensa Walter potevi pure risparmiare un sacco di soldi, ti facevi il tuo canale YouTube, lo facevi carino, con la grafica tricolore come piace al PD, lo chiamavi che sò, YouDEM, e caricavi tutti i video che ti pareva, o te li facevi inviare dalla gente.
Ah cavolo. Ho capito. Hai ragione. E' qui la differenza. Praticamente tu stai facendo una tv dove non serve avere telecamere, giornalisti, inviati e quant'altro. Una banca video (fatta dagli utenti), dove scegliere ciò che si vuole mandare in onda, con il diritto di potere usare i filamti a piacimento, noleggiarli, diffonderli, prestarli anche a terzi magari facendoseli pagare.
Una bellissima idea Walter, perdonami però se ti faccio notare che i termini d'uso non sono molto "DEM".

In bocca al lupo YouDEM.



giovedì 9 ottobre 2008

FotoGrafia: festival in via di estinzione

Leggo stamattina su repubblica.it una notizia che mi ha segnalato Valentina (la fotografa della mostra che ho segnalato nel precedente post).

Sembrerebbe che il comune di Roma abbia intenzione di cancellare i finanziamenti, quindi di metterne in pericolo lo svolgimento, del Festival Internazionale di Roma "FotoGrafia".
Da quello che si legge infatti l'assessore alla cultura Umberto Croppi ha annunciato al posto di FotoGrafia altre iniziative come un "festival della letteratura dei migranti" e le mostre per i "100 anni del Manifesto futurista" e per i "40 dello sbarco sulla luna".
Iniziative in parte condivisibili. In fondo dedicare spazio alla letteratura dei migranti è un'idea lodevole in ottica integrazione, il futurismo è stata una delle correnti artistiche italiane più importanti e rappresentative del secolo scorso (obbiettivamente) e lo sbarco sulla luna? che c'azzecca? (continuerò a pensarci per trovare un collegamento, ci deve pur essere).
Sono rimasto stupito, leggendo l'articolo e sulla rete, che il finanziamento da parte del comune era stato negli scorsi anni di 180mila euro circa, che per una manifestazione così ampia e importante mi sembra veramente poco, considerati anche i ritorni di immagine, di pubblico (più di 200.000 visitatori nel 2008) e di ritorni indiretti, e che quest'anno doveva essere di 150mila.
Possibile che non abbiano questi soldi? O la questione è veramente solo politica,e si tende a cancellare tutto ciò che era stato fatto prima? In entrambi i casi sale molta tristezza...

Su internet, sui blog e i social network si sono scatenate ovviamente le proteste.
Il canale più attivo non poteva che non essere ovviamente quello di Flickr, dove gli utenti hanno aperto un forum di discussione e dove è anche possibile leggere il comunicato stampa di Emiliano Paoletti di Zoneattive, organizzatrice delle vecchie edizioni.
Per partecipare alla discussione andate qui >



martedì 7 ottobre 2008

La Cina che non si vede. Mostra Fotografica

Molti ne hanno timore, altri ne subiscono la colonizzazione o ne sfruttano le neoglobalizzazione.
Fatto sta che ormai la Cina è entrata prepotentemente nella vita di noi occidentali e non solo per le sue capacità commerciali e imprenditoriali.
La Cina che conosciamo è quella del latte alla melanina, delle olimpiadi più sfarzose della storia, quella dei prodotti a basso costo che invadono i mercati, quella della manodopera pagata niente o quella degli immigrati che vivono in 20 nello stesso appartamento, quella dei diritti umani negati e militare nel Tibet.
Ci dimentichiamo spesso però che la Cina è fatta di uomini (ed anche tanti!), di persone che vivono nonostante tutto, di luoghi meravigliosi ed eterogenei, di cultura millenaria.

Un occasione per rendersene conto sarà la mostra fotografica personale che si apre venerdì 17 ottobre a Roma (inaugurazione ore 19).
Valentina Chiodi, architetto per professione e reporter per vocazione, ci racconterà tramite gli scatti della sua reflex il suo viaggio in Cina.
La mostra di terrà negli spazi del San Lorenzo Cafè, a via dei Sabelli 46 a Roma, nel quartiere S. Lorenzo, con ingresso gratuito.

Le parole dell'artista:
“Sempre più spesso si parla della Cina e della sua infinita popolazione che si sta spargendo a macchia d'olio nelle nostre città,eserciti guidati, plasmati, senza scrupolil'immagine di un paese dipinto quotidianamente dai mass media, che hanno il potere di trasformare a loro piacimento ogni cosa….. ma dov'è l'uomo? Il mio viaggio in Cina è stata una riscoperta… ciò che conta è la dimensione umana nella sua quotidianità, nel rapporto con gli altri individui e nella sua intima libertà, quella che ti permette di spaziare con la mente , di viaggiare e di entrare a far parte del tutto,un percorso che va dalle dense città estremamente popolate,agli spazi sconfinati delle campagne,attimi diversi ma che racchiudono un comune senso del vivere,lo spazio interno si apre all'esterno, ti invita ad entrare per poter vedere e capire,e ti senti come avvolto da un velo,e in questo preciso istante l'esterno diventa nuovamente interno e riappropriandosi del suo senso ritrova l'equilibrio.”



mercoledì 1 ottobre 2008

SeverGNIni docet... A gara di Italians

Prima di andare a rimbalzare la notizia dal sito di Italians, mi preme fare una domanda. Ma chi scrive i contenuti dei giornali online, controlla mai quello che pubblica? In realtà il primato credo che spetti a Repubblica.it, con strafalcioni grammaticali che spesso mettono in imbarazzo chi legge. Oggi tocca a Corriere.it, non è un errore grammaticale, ma fa ridere che proprio sul Blog di Beppe Severgnini, non siano stati in grado di azzaccare il suo nome...


Comunque, divagazioni a parte mi sembra interessante segnalare questo bando che potrete trovare pubblicato sul blog di Italians.
Il concorso, che in realtà è un "esercizio collettivo di scrittura" chiede di descrivere in 2000 battute un'ora della propria giornata. Dei racconti arrivati entro il 31 ottobre ne saranno messi online 240 e votati dai lettori per farne diventare un e-book dal titolo "Italians, una giornata nel mondo".
Bella Iniziativa Beppe, ma occhio ai tuoi redattori...

martedì 30 settembre 2008

Onora il padre e la madre (del rock)

Mi capita spesso di assistere a scene che mi fanno pensare "Che figata di lavoro fanno questi...".
Veramente avevo iniziato già da tempo quando mi capitava di vedere Patrizio Roversi e consorte (ex?) andare in giro per il mondo a spese dei "canonizzati" Rai. Ultimamente mi è capitato di pensarlo vedendo i backstage della trasmissione di Alberto Angela, "Ulisse", o più semplicemente mentre sfogliavo le immagini di un mio cliente che realizza scenografie per il cinema.
Credo sia normale scoprire che esistono lavori molto più fichi del tuo e non significa necessarimente che si vorrebbe farli. Io non sarei mai in grado di realizzare una scenografia ad esempio.
Comunque. Ultimamente mi è capitato di vedere un pò di clip su youtube dei Radiohead. Non sono in assoluto il mio gruppo preferito, ma più che i loro pezzi mi sono piaciute alcune loro versioni cover che hanno realizzato in studio mentre "cazzeggiavano" lavorando. E ovviamente ho pensato di nuovo "Che figata di mestiere..."

I pezzi che allego sono cover di due gruppi che credo non abbiano bisogno di troppe presentazioni. A scanso di equivoci riporto a fronte anche le versioni originali. Buon ascolto.








venerdì 26 settembre 2008

SovrappostiLinguaggi


E' da un pò di tempo che per vari motivi mi ritrovo a visitare mostre di arte contemporanea...
L'ultima lo scorso mercoledì a piazza degli Zingari, nel delizioso quartiere Monti in esposizione fino a ...stasera!
"SovrappostiLinguaggi" questo il titolo dell'esposizione a cura di Gianfranco Farioli, milanese di nascita ma romano di adozione.
Per chi è aduso all'enigmistica, le opere di questo architetto-designer ricordano una sequenza di caratteri o frasi che, lette al rovescio, rimangono identiche, un palindromo, un pendolo che oscilla alla ricerca di un punto di equilibrio.
E il risulatato è una traslazione dall'oggetto all'immagine, come se la concezione architettonica cedesse il passo a quella pittorica.

Ps. L'esposizione è al Mo.Ca Studio a Piazza degli Zingari- Roma
Ps2. Giovanni Floris sta bene dove sta!

Vengo anch'io! No tu No!

Che strano, ieri sera ho visto un pò di AnnoZero. Ho ascoltato l'apertura curata da Marco Travaglio che descriveva a suo modo chi sono i "patrioti" della CAI che dovrebbero acquistare Alitalia.
Mi viene in mente una cosa: ma se metto insieme i 40 euro che ho in tasca, i 3 che ho nella mia postepay, i 70 centesimi che ho sul frigo posso partecipare anch'io?
Spero tanto che S.B. decida di cacciare nuovamente Santoro dalla TV, chè questo genere di trasmissioni sono un vero pugno nello stomaco e mi fanno "salire la bile".
Ah Sivio, visto che ci sei, stavolta pensa pure a Giovannino Floris. Grazie.




Non posso fare a meno di mettere anche le vignette di Vauro di ieri sera:

giovedì 25 settembre 2008

Astenersi perditempo

Il colosso internet per eccellenza ha lanciato un concorso chiamato "Progetto 10^100" (dieci alla centesima), nome che identifica il premio che verrà assegnato ai vincitori (per chi non avesse dimestichezza con le potenze 10^100 fa 10.000.000, di dollari in questo caso).
Il concorso premierà le migliori idee che proporranno soluzioni per cambiare la sorte del mondo aiutando il maggior numero di persone possibille.
Le proposte potranno riguardare qualunque tematica, da quella energetica a quella ambientale, dalla casa alla salute.

I criteri che dovranno considerare sono:
Portata: sulla vita di quante persone avrà effetto l'idea?
Impatto: quanto grande sarà l'impatto sulla vita delle persone? Quanto è urgente la necessità?
Realizzabilità: questa idea può essere realizzata in uno o due anni?
Efficienza: quanto semplice è l'idea e qual è il rapporto costi/benefici?
Longevità: quanto a lungo durerà l'impatto dell'idea?

Google provvederà alla prima scrematura delle proposte inviate (immagino saranno migliaia) e poi ne pubblicherà 100 che verranno votate dal pubblico per poi diventarne 20. Un comitato ne sceglierà 5 che parteciperanno alla finale.


Che Google fosse l'azienda più all'avanguardia al mondo in campo di pubblicità e marketing questo credo sia pacifico.
Oggi credo che abbia aggiunto alla sua "genialità", condivisibile o meno, un fattore nuovo (o almeno raro): la Filantropia.
Che si siano veramente messi in testa di cambiare il mondo?
Sicuramente per il vincitore il mondo sarà migliore...

Per chi ha l'idea geniale visiti il sito del Progetto 10^100 e segua le istruzioni.
ASTENERSI PERDITEMPO


mercoledì 24 settembre 2008

Quando internet ti fa venire fame!

Dicono che nei meandri del web sia facilissimo trovare siti dove si spieghi come procurarsi il materiale e le ricette per costruirsi una bomba fatta in casa. Anche nucleare se si riesce a trovare dell'uranio arricchito a buon mercato!
Più difficile invece è trovare siti che propongano buone ricette per deliziare il palato.
Stamattina, forse spinto da un languore poco costruttivo (considerati i miei trigliceridi), mi sono avventurato nell'esplorazione di alcuni blog, veramente ben fatti, di ricette culinarie, scoprendo dei piccoli gioielli.
Ve ne segnalo alcuni, dai quali poter prendere spunto per preparare una cena diversa al/alla proprio/a compagno/a e/o scoattare un pò con gli amici.

Buon Appetito.

Fiori di Zucca
Cavoletti di Bruxelles
Cosa ti preparo per cena
Il pranzo di Babette

martedì 23 settembre 2008

Reminiscenza Punk! A volte ritornano...

A volte i video in evidenza di Google video fanno delle belle sorprese.
Oggi, mentre aprivo la paginetta loro dedicata per vedere se ci fosse qualche altro bel video da aggiungere al canale del Bidone, ho trovato in bella mostra un clip di un gruppo che avevo quasi dimenticato: I Rancid.
Per chi ha avuto trascorsi punkettari questo è un nome che non tornerà nuovo. Per altri (vero ely?) susciterà i soliti interrogativi.
Ricordo di aver letteralmente consumato "And out come the wolves" nel '95 quando uscì, e ricordo con ancor più entusiasmo il loro concerto al mitico Palladium della Garbatella a Roma, dove feci fatica a contentere le pogate di Ignaki, e dove si esibirono come gruppo spalla i Guastafeste, meteora di ottima musica del panorama punk romano. Era il '96.
Ovviamente non stiamo parlando del vero Punk, di quello che è universalmente conosciuto come l'opera dell'ingegno di Joe Strummer dei Clash, dei Sex Pistols o di quello dei Ramones.
Si parla piuttosto del meglio dell'ondata Punk che ci fu nei primi anni '90, che produsse cose degne di merito come appunto i Rancid o i Bad Religion, i Misfits o i NOFX, o in Italia i CCCP e si concluse, almeno per me, con l'arrivo dei GreenDay (che tristezza...).
I Rancid esprimevano un misto di Punk e Ska, di eccellente fattura, sospinti da un'energia introvabile in nessuna delle mediocri formazioni del "new punk" che fanno delirare milioni di ragazzini di oggi.
Come se fare "punk" significasse tingersi i capelli o cotonarseli con la foggia più strana possibile, truccarsi le labbra e dichiarare guerra agli "Emo". Serve la musica prima di tutto, le idee, e saper mettere due note una dietro l'altra. Chè poi i Clash manco c'avevano la cresta!

Posto un paio di video che, per chi li ricorda, possono suscitare bei ricordi.



Rancid: "Ruby Soho"


Rancid: Time Bomb

lunedì 22 settembre 2008

Alex Bellini, un eroe moderno.

Chi ascolta Caterpillar (ogni sera alle 18 circa su Radiodue) sicuramente conoscerà questo personaggio, un tizio che da 213 giorni sta remando dal Sudamerica per raggiungere in solitaria l'Australia.
Venerdì scorso, come ogni venerdì, la trasmissione si è collegata telefonicamente con Alex Bellini, per farsi raccontare la settimana trascorsa.
Tra mille difficoltà, correnti contrarie, tempeste e una sconfinata solitudine, questo trentenne sta riuscendo a portare a termine la sua impresa e tra una ventina di giorni dovrebbe arrivare in Australia.
Ho ascoltato spesso i suoi racconti, e sentire la gioia di quest'uomo nel descrivere l'incontro con un gabbiano che gli aveva scroccato un passaggio, il contatto con dei pescatori polinesiani, il sorvolo a bassa quota di un aereo militare francese o l'aver pescato un pesce "mangiabile" è stato emozionante.
Racconti semplici ma eccezionali.
Alex Bellini ha un blog che aggiorna direttamente dall'oceano Pacifico, dove giorno per giorno descrive quello che gli accade.
E' anche possibile vedere in tempo reale la sua posizione e mandargli un messaggio sms.

www.alexbellini.it





venerdì 19 settembre 2008

Lezioni di gastronomia Leopardiana

In barba a chi immagina Giacomo Leopardi pervaso di "classicità e amarezza" e completamente immerso nelle "sudate carte", oggi abbiamo le prove che il poeta amava gustare prelibatezze realizzate con cura e mani sapienti.
Un elenco di 49 piatti la cui lista è conservata, insieme alle Carte del poeta, alla Biblioteca Nazionale di Napoli, città dove Giacomo Leopardi giunse nell'autunno del 1833.
Un ritaglio di carta avorio, lungo e sottile, dove la scrittura minuta e precisa, chiara ed elegante di Giacomo Leopardi si staglia netta, perdendosi nei toni dell’inchiostro bruno; un appunto, un promemoria, una traccia di un desiderio esaudito: bignè, fiori di zucca fritti, polpettone, cibi dimenticati e letti solo da pochi fortunati bibliofili.
Oggi tutto questo è un libro, "Leopardi a tavola" di Domenico Pasquariello "Dègo" e Antonio Tubelli edito da Fausto Lupetti Editore.
Lui che, secondo i suoi scritti, ricercava l'armonia perfetta tra cibo, ambiente e situazione, deliziava il suo palato con specialità che abbracciavano l'intera penisola, dalla Sicilia alla Liguria, passando per Marche, Lazio e Campania. Buona lettura e buon appetito!


giovedì 18 settembre 2008

XI Biennale di Architettura - 2008

“Out there. Architecture Beyond Building”.
Come dire, "architetti, fottevene della scatola, guardate oltre!".

La Biennale di Architettura 2008 si è aperta con grande clamore, conferendo il leone d'oro alla carriera a Frank O. Gehry, forse il più famoso e inflazionato architetto maschio contemporaneo (tra le donne citiamo Zaha Hadid). Al di là di ogni critica e apprezzamento nei riguardi di questo architetto, c'è da dire che forse l'assegnazione di questo Leone d'oro è particolarmente azzeccata. Da sempre Gehry ha realizzato edifici che andavano oltre l'involucro e le specifiche che dovevano rispettare. Opere che piuttosto che ricercare criteri funzionali fungessero da vere e proprie sculture, all'interno delle quali ricavare degli spazi "fruibili" a seconda della destinazione.
Così ha fatto la sua fortuna, chè il "consumatore" oggi rimane abbagliato dalla scatola e non dal contenuto. Poco importa se il Guggheneim di Bilbao è famoso solo per l'edificio e non per le opere che contiene, o se per gestire il museo serve un budget da fnanziaria, tante sono le pecche costruttive e funzionali.
Per questo dico che il Leone d'oro in un edizione come questa è azzeccata.
Secondo Aaron Betsky, il direttore di questa edizione, l'architettura deve essere sperimentazione, e non si può affidare all'architettura la risoluzione dei problemi delle città. Concetto validissimo se non fosse che viviamo in Italia nel XXI secolo, e l'ultima buona architettura moderna ha quasi un secolo di vita.
"L'autoreferenziale" Biennale chiuderà il 23 Novembre, e credo che a parte tutto sia un occasione da non perdere, fosse altro per la quantità di spunti di riflessioni che può generare.
Speriamo che qualche idea esca dal recinto degli spazi della mostra e non svanisca quando gli allestimenti verranno smantellati, i plastici riposti nei magazzini, le installazioni prese a martellate.



Risorse web sulla XI Biennale di Architettura di Venezia:
- Galleria di immagini di chi c'è già stato (hivelive - Flickr)
- L'articolo dell'inaugurazione del padiglione italiano (il Sole 24 ore)
- Il sito ufficiale della Mostra
- Articolo su Venezia.net
- Articolo su Repubblica.it

mercoledì 17 settembre 2008

E se questo non è vero amore...

Ammetto di non essere un grosso consumatore di televisione. Forse anche perchè a casa mia non ho un'antenna vera, o meglio in realtà ce l'ho, ma è una di quelle da interni, vecchia e malridotta che abbiamo ereditato dalla precedente inquilina e i canali che si vedono (con effetto padano sullo schermo) necessitano di numerose e continue regolazioni col manico di scopa. Comunque... Vedevo su internet alcuni video dell'ultima puntata del Pippo Kennedy Show, ops, di Porta a Porta dov'era ospite il Presidente del Consiglio.
A parte il siparietto con la Vezzali (robba da Bagaglino) il video migliore che ho visto è stato questo.



Devo dire che ho veramente provato un misto di nostalgia e rimpianto per quei pomeriggi in cui potevo permettermi di stare davanti alla TV a vedere il TG4 di Emilio.
Non ho potuto fare a meno di andare a cercare qualche sorgente su internet che mi potesse far ammirare di nuovo questo umile servitore di un padrone troppo poco riconoscente (un sottosegretariato poteva pure offrirglielo, no!?).
Eccone alcuni degni di nota.







Solo una persona ha veramente sempre apprezzato il talento di Fede.

martedì 16 settembre 2008

A volte non se ne può fare a meno: Padre P-YO

Posto un pezzo (per ora solo audio, il video è in realizzazione), nonostante già sappia che mi beccherò la pesante censura da parte della mia compagna che lo ritiene di pessimo gusto.
Io lo trovo geniale e gustosamente volgare.
Ma sono gusti, lo capisco. Ci sono amici, a latitudini esteme che sicuramente apprezzeranno.

Per chi volesse approfondire questo è il suo myspace>

A volte le ricerche non mentono!

In questi giorni mi trovavo a fare un pò di ricerche sul fantastico mondo di Google video.
Non so per quale motivo, ma la mia attenzione (forse fin troppo morbosa) si è concentrata su alcuni personaggi in particolare che percepiscono lauti stipendi statali.
Non faccio nomi per questioni di pietà e per non indicizzare ulteriormente i nomi di questi personaggi sui motori di ricerca. Vi basti vedere l'immagine che segue per vedere come, in base alle ricerche che si effettuano, quali sono i suggerimenti di Google Video se cerchiamo ad esempio Mara Carfagna...
Oppure clikka qui
E' proprio vero che ormai i computer ragionano...

C'è ancora un pò di musica in giro?

Come si fa oggi a trovare un pò di buona musica?
Una volta era facile, si andava in uno di quei negozi di dischi un pò più ricercati, si facevano due chiacchere con il commesso o si chiedevano opinioni agli altri avventori, si sbirciava sugli scaffali. Magari se si entrava in buona confidenza con il negoziante si riusciva ad ottenere un preascolto e si comprava. Si usciva dal negozio frementi, con il feticcio del disco nella sua bella bustina, quasi da sfoggiare con orgoglio. A casa poi ci si preparava con cura al primo ascolto, si faceva la pipì (che non si sa mai...), si chiudeva bene la porta, si staccava il telefono, si preparava il cavo per le cuffione a "tenuta stagna" e si iniziava a nutrirsi della musica, sfogliando il booketto del disco e leggendo i testi...
Oggi di quei negozi ce ne sono veramente pochi, e quelli che sono rimasti si sono veramente ridimensionati.
Gli altri o hanno chiuso o si sono adeguati a vendere cose oscene che osano chiamare arte. E' rimasto ben poco di musica nei negozi. E' rimasta ben poca musica in giro. Per lo più oggi si parla di rumore...

Ad uso di chi apprezza ancora vedere qualche sprazzo d'arte, posterò da oggi qualche video o pezzo che ritengo tale.

I Radiohead che "strimpellano" una canzone dei Portishead:



L'originale dei Portishead:

venerdì 12 settembre 2008

Paura di volare?

Ma dove l'hanno trovata? E' un genio!!!

Pensavo che il mestiere del politico fosse fatto di brocrazia, riunioni governo, convegni, sedute parlamentari, comizi elettorali, viaggi a scrocco, bustarelle, accordi segreti, interviste, comunicati stampa, ospitate televisive e cose del genere. Tutte attività che credevo poco avessero a che fare con la fantasia e la creatività.
In realtà già avevo iniziato a ricredermi nel '94 quando lo "smemorato di Cologno" fece il suo ingresso in campo. In questi giorni ho avuto la conferma: il lavoro del politico è il mestiere più creativo del mondo!
Ci vuole fantasia per nominare certi ministri, ma ce ne vuole almeno il doppio per creare certe leggi... Soprattutto se poi servono a carcerare le proprie ex colleghe!

Ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale.
In caso di controversie legali, penali o civili mi avvarrò del 5° emendamento. (ma poi che cazzo dice sto 5° emendameto? mi informerò...)



Una nuova Fonte di inquinamento

Oggi 12 settembre dò ufficialmente alla luce il mio blog: "Il bidone giallo".
Nessuno ne sentiva la necessità, forse neanch'io, ma la voglia di imbrattare il web con una nuova fonte di "spazzatura" era troppo forte.
Tutti ormai hanno un blog, perfino Casini e Di Pietro ce l'hanno...
Ce l'ha pure Brunetta, cazzo!
Proverò a fare di peggio!
Non ci dovrei mettere troppo impegno...