giovedì 30 ottobre 2008

“A intra ogni pete de ulia ‘ncete nu dulore”

Nel titolo è racchiuso il senso de Gli Attimi di… Vignanera.
Riconosco che leggendo questi racconti, la lucidità necessaria ad una degna recensione è vacillata.
Si perché l’autore di tutto questo è Alessio Stefanelli..per qualcuno questo nome potrebbe non poter dire alcunché, ma a me no…a me dice molto, ha in sé il sapore di un passato realmente e fortunatamente mai passato, di un presente sempre singolare e di un futuro pieno di attesa.
Ma questo è un altro discorso!
Dicevo, anzi scriveva Alessio, “a intra ogni pete de ulia ‘ncete nu dulore”, come se ogni venatura di queste creature perfette che popolano il feudo di Vignanera, custodisse segreti “irraccontabili”, storie celate di principi e principesse che si sono cullati all’ombra dei fianchi silenziosi di Vignanera.
Ti resta nel sangue la sua linfa, nelle narici del naso il suo intenso odore del vento di scirocco misto a polvere, nelle unghie il rosso di quella terra che indica sudore e fatica….tutto questo è Vignanera!
E i suoi attimi? Sono i ricordi che ognuno dei Vignanerini custodisce gelosamente, come in un forziere protetti da chi non capisce e mai potrà perché accecato dal mito della modernità e del progresso.
Come la figura di Antonio, “fijiu de u Mariu Caddhrina emigrato a cavallo tra gli anni ’60 e i ’70 per fare il muratore a Losanna insieme a due altri suoi parenti” che popola il ricordo dell’autore…con la sua coda di volpe “o di un altro dannato animale peloso” sul cruscotto della sua auto quando tornava in paese in occasione della festa patronale in agosto.
Lui, il classico emigrante che a volte dimenticandosi le proprie radici, non perdeva occasione per propinare noiosi discorsi sulla “pulizia svizzera e sulla puntualità che qui non c’era, sul lavoro che in Svizzera ti veniva a cercare e un sacco di altre cose che (…) annoiavano a morte e che ogni anno come un rito accademico si ripetevano inesorabilment.e”
Ma la memoria di Antonio e di tutti coloro che come Antonio hanno dovuto e voluto vedere cosa c’era oltre Vignanera, non poteva tradire quell’idea di appartenenza che avrebbe segnato chiunque in qualunque posto del mondo.

Leggi il libro ::..


Autori in cerca di Differenziazione

Da oggi iniziamo a cestinare nel bidone giallo alcune opere di autori giovani e promettenti che ci mettono a disposizione il loro EBook.
Chi volesse inviare il proprio ebook per farlo inserire ne "Il Bidone Giallo" per farlo leggere ai visitatori può inviarlo a ilbidonegiallo@gmail.com specificando nella mail l'autorizzazione alla pubblicazione.
Iniziamo nel prossimo post con un libro di Alessio Stefanelli recensito da Elisabetta.
Buona lettura

venerdì 24 ottobre 2008

La bontà non ha limiti...


Questa mattina, mentre mi recavo al lavoro, ho notato che sui manifesti firmati CGIL in memoria di Vittorio Foa, era stata affissa l'iscrizione "AFFISSIONE ABUSIVA" da parte del Comune di Roma.

Non conosco bene la legislazione in merito, perciò non so esattamente quando un'affissione può essere dichiarata abusiva e quando invece può tranquillamente essere diffusa senza "pericolo" per i signori fruitori.

Anzi se qualcuno è più informato lo pregherei di illuminarmi!

Nel frattempo l'unica cosa illuminante in questa spiacevole faccenda sta nel ricordo di una tra le figure "di maggiore integrità e spessore intellettuale" che il nostro disgraziato secolo abbia conosciuto.

Proprio non riesco a capire, al di là di ogni regolamento, cosa ci sia di "abusivo" nel ricordo di Foa e della sua continua lotta contro la negazione dell'altro.

mercoledì 22 ottobre 2008

Guantanamo in Afarchistan? no era un copsus!

Ci sono cose che pur facendoti ridere ti fanno salire un senso di rabbia e irritazione.
Questi sono due servizi de "Le Iene" andati in onda rispettivamente ieri sera e lo scorso anno.
La storia è sempre la stessa.
L'ignoranza dei parlamentari è avvilente come anche la loro arroganza (eccezion fatta per l'on. Fini, non quello famoso, un altro che potete vedere nel secondo filmato).
Nonostante tutto fanno morire dal ridere...





giovedì 16 ottobre 2008

C'era una volta un ragazzo

Ieri sera a Matrix c'era Roberto Saviano.
Il ragazzo è veramente spaventato credo e d'altronde come dargli torto?
Io avrei paura pura ad accendere il fuoco sotto la moca o a mettere in moto la lavatrice.
Ormai la sua vita non potrà tornare più quella di una volta e lui l'ha capito fin troppo bene.
Saviano però non è un eroe. Saviano è uno scrittore (anche bravo) che ha fatto il suo dovere, che, come ogni uomo di informazione dovrebbe fare, ha raccontato ciò che vede e che sente doveroso far conoscere.
Semmai non è un codardo.
Certo non è facile fare il mestiere del giornalista o dello scrittore in certi contesti e raccontare di mafia o camorra. Sfido chiunque a valutare i costi e i benefici delle proprie azioni quando i costi spesso coincidono con la propria vita. Sarebbe più facile se si avesse la garanzia dello stato e l'appoggio della comunità onesta e non corrotta.
E ieri sera Saviano lo ha spiegato benissimo e il suo ragionamento a mio modo di vedere non fa una piega.
Il concime della camorra infatti è quel "social network" di gente omertosa (ahimè ce n'è tanta!..) che giustifica culturalmente l'operato di questi mezzi uomini la cui fama oggi spopola anche tra i più giovani.
Saviano ha scritto solo un libro, non ha ammazzato nessun camorrista, non ha fatto concorrenza ai clan, probabilmente non ha raccontato nulla di nuovo, ma nonostante ciò è entrato nella "lista della spesa" della camorra.
Il perchè lo ha spiegato lui stesso. Perchè alla camorra ha dato fastidio che si sia parlato di loro, che il libro l'abbia letto tanta gente, che si sia risvegliata l'opinione pubblica su certi clan che prima operavano indisturbati e che la camorra stessa abbia dovuto fare uno sforzo di comunicazione in più per diffamare Saviano all'interno del suo "social network".
E tutto ciò grazie a un libro.

Per chi non lo avesse ancora fatto consiglio la lettura, troverete sicuramente un amico che ve lo può prestare.
Per chi volesse acquistarlo consiglio può farlo ovviamente in libreria oppure da qui direttamente andando sul sito della Feltrinelli... (così si contribuisce anche a sostenere il Bidone Giallo. Grazie.)
Ah, il prezzo è scontato del 20% (12.40€ anzichè 15.50).

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Un servizio andato in onda a su Matrix ieri sera che aiuta a capire...

mercoledì 15 ottobre 2008

Accà nisciuno è fesso...o forse si.

La nuova edizione de "Le Iene" non mi entusiasma.
Le gag dallo studio, con Fabio De Luigi e Ilary Blasi sono spesso gratuite, poco graffianti e prive di sense of umor, quasi sempre condite di doppi sensi scontati a sfondo sessuale che infieriscono sulla croce rossa Blasi (contenta lei...).
Non che da questo punto di vista le altre siano state edizioni migliori, ma almeno il duo Kessisoglu Bizzarri aveva ogni tanto delle uscite meno banali.
Detto ciò per fortuna lo spirito dei servizi è rimasto più o meno lo stesso e propongono ancora qualche inchiesta interessante.
Ieri sera mi è capitato di vederne uno in particolare che mi ha dato conferma di come cambiare questo paese è un'impresa impossibile. Saviano docet. In bocca al lupo.




martedì 14 ottobre 2008

Sparare sulla crocerossa!

Caro Valter, mi devo scusare con voi tutti dell'opposizione.
Ora mi sono ricordato ed ho capito tutto, ho capito perchè non infierite.






lunedì 13 ottobre 2008

Diamogli una degna sepoltura.


Premessa.


Il marketing e la comunicazione politica sono argomenti seri.
Se ne hanno fatto argomenti di molti esami in molteplici corsi di laurea non deve essere un caso.
Sono complessi e vanno gestiti con cautela per evitare che suscitino effetti collaterali indesiderati.
Ogni mossa è studiata e non è concesso improvvisare.
E' importante studiare le strategie di comunicazione in modo da far arrivare "la propaganda" al maggior numero di persone e di votanti, soprattutto in funzione del target che ci si prefigge.
La sensibilità dei votanti va stimolata e interpretata e ne vanno carpite (o indirizzate) le esigenze così da dirottare la propia propaganda verso una tematica o un'altra.
Almeno questo è quello che penso io, da sempice osservatore della politica e del mondo della comunicazione, senza la pretesa di essere un esperto nel campo.

Va riconosciuto al PD e prima di lui ai partiti della sinistra storica (Ds, Prc ad es.) di aver avuto sempre un occhio di riguardo nei confronti della comunicazione di "qualità" soprattutto indirizzata ad un pubblico "giovane", web oriented e quant'altro (citiamo ad esempio la "Famiglia Spera" o la campagna dei post-it di rifondazione, ma ce ne sarebbero molte altre...).

Fine Premessa.


Ci sono però delle cose che, pur nella mia ignoranza, balenano agli occhi.
Delle ingenuità che potrebbero essere evitate per non ricorrere negli effetti indesiderati che citavo prima.

E' possibile che sulla rete girino ancora i relitti di siti e di esperimenti vari che prima l'ulivo e poi il PD hanno portato avanti negli ultimi anni?
Non sarebbe meglio dargli una degna sepoltura?
Non per nulla, ma la rete è piena di rompiscatole che non vedono l'ora di trovare un appiglio per criticare l'opposizione che hanno votato...
Tipo me.




Alcuni relitti galleggianti:
www.lanuovastagione.it
lanuovastagione.ilcannocchiale.it
lanuovastagione.gruppi.ilcannocchiale.it
www.dsonline.it
www.democratica.tv
www.margheritaonline.it
www.democraticiperlulivo.it
www.unioneweb.it
www.unioneitmondo.it
www.dsonline.tv
www.idemocratici.net
www.margherita-roma.it
...


ma voi c'eravate?

Un salto fuori dal network...anzi dentro!
Si sono ritrovati in 3000 alla festa di Facebook uno dei pianeti più finti al mondo o che almeno potrebbe rivelarsi tale! Chissà quante delusioni oppure no...comunque sta di fatto che il PARTY tra vero e virtuale ha radunato 3000 naviganti internauti che per una sera si sono sentiti dei very important people, protagonisti di un fenomento tutto targato XXI secolo!
Finita l'era di quelli dei "modesti" ritrovi (20 persone al massimo) "perchè i miei partono per il weekend", oppure "sabato sera festeggerò i miei 30..ci vieni ?" inizia quella delle feste delle identità rubate...(pardon) il PARTY delle "amicizie" ritrovate!
Sapete che c'è? fatico a pensare ad "amici" o sedicenti tali che per otto lunghi anni, piuttosto che per due, non riescono a creare l'occasione giusta per una serata insieme o, ancora più grave, per uno straccio di telefonata!
Si salvi chi può!

venerdì 10 ottobre 2008

Veltroni 2.0 YouDEM.



Premessa.
Quest'uomo è proprio avanti.
Ha idee all'avanguardia! Sa ad esempio che esistono il web2puntozero, le community e i social network, sa cos'è la tv on demand e lo streaming, sa parlare di piattaforme e di palinsesti e soprattutto sa pronunciare "YOUdem" perfettamente. Non lo sto dicendo con ironia, lo penso veramente e chi mi conosce sa quanto abbia apprezzato in passato quest'uomo (ora mi fa solo un pò di tenerezza...).

Apro parentesi.
Per chi non lo sapesse Il Partito Democratico inaugurerà il 14 ottobre la nuova WebTelevision "YouDem".
E' già possibile partecipare in parte alla community, iscrivendosi alla versione beta (beta.youdem.tv) e iniziando a caricare video sul proprio spazio. Per ora non è possibile fare altro, ma dal 14 dovrebbe essere tutto accessibile, forum, discussioni, tv, etc...
Volendo capire di cosa si tratta, ho fatto la mia bella registrazione e ho letto con attenzione i termini d'uso...
Se avete 2 minuti di tempo, guardatevi il video di presentazione e leggetevi i termini d'uso.
Chiudo parentesi.




Osservazioni.
Caro Walter, ma lo sapevi che già esiste? Ed è anche più democratica di YouDem, che neanche censura i video, e dove è la stessa community a segnalare eventuali abusi? Mi pare si chiami YouTube. Pensa anche li si possono creare pagine personali (mi pare si chiamino canali), puoi creare discussioni e condividere i video.
Pensa Walter potevi pure risparmiare un sacco di soldi, ti facevi il tuo canale YouTube, lo facevi carino, con la grafica tricolore come piace al PD, lo chiamavi che sò, YouDEM, e caricavi tutti i video che ti pareva, o te li facevi inviare dalla gente.
Ah cavolo. Ho capito. Hai ragione. E' qui la differenza. Praticamente tu stai facendo una tv dove non serve avere telecamere, giornalisti, inviati e quant'altro. Una banca video (fatta dagli utenti), dove scegliere ciò che si vuole mandare in onda, con il diritto di potere usare i filamti a piacimento, noleggiarli, diffonderli, prestarli anche a terzi magari facendoseli pagare.
Una bellissima idea Walter, perdonami però se ti faccio notare che i termini d'uso non sono molto "DEM".

In bocca al lupo YouDEM.



giovedì 9 ottobre 2008

FotoGrafia: festival in via di estinzione

Leggo stamattina su repubblica.it una notizia che mi ha segnalato Valentina (la fotografa della mostra che ho segnalato nel precedente post).

Sembrerebbe che il comune di Roma abbia intenzione di cancellare i finanziamenti, quindi di metterne in pericolo lo svolgimento, del Festival Internazionale di Roma "FotoGrafia".
Da quello che si legge infatti l'assessore alla cultura Umberto Croppi ha annunciato al posto di FotoGrafia altre iniziative come un "festival della letteratura dei migranti" e le mostre per i "100 anni del Manifesto futurista" e per i "40 dello sbarco sulla luna".
Iniziative in parte condivisibili. In fondo dedicare spazio alla letteratura dei migranti è un'idea lodevole in ottica integrazione, il futurismo è stata una delle correnti artistiche italiane più importanti e rappresentative del secolo scorso (obbiettivamente) e lo sbarco sulla luna? che c'azzecca? (continuerò a pensarci per trovare un collegamento, ci deve pur essere).
Sono rimasto stupito, leggendo l'articolo e sulla rete, che il finanziamento da parte del comune era stato negli scorsi anni di 180mila euro circa, che per una manifestazione così ampia e importante mi sembra veramente poco, considerati anche i ritorni di immagine, di pubblico (più di 200.000 visitatori nel 2008) e di ritorni indiretti, e che quest'anno doveva essere di 150mila.
Possibile che non abbiano questi soldi? O la questione è veramente solo politica,e si tende a cancellare tutto ciò che era stato fatto prima? In entrambi i casi sale molta tristezza...

Su internet, sui blog e i social network si sono scatenate ovviamente le proteste.
Il canale più attivo non poteva che non essere ovviamente quello di Flickr, dove gli utenti hanno aperto un forum di discussione e dove è anche possibile leggere il comunicato stampa di Emiliano Paoletti di Zoneattive, organizzatrice delle vecchie edizioni.
Per partecipare alla discussione andate qui >



martedì 7 ottobre 2008

La Cina che non si vede. Mostra Fotografica

Molti ne hanno timore, altri ne subiscono la colonizzazione o ne sfruttano le neoglobalizzazione.
Fatto sta che ormai la Cina è entrata prepotentemente nella vita di noi occidentali e non solo per le sue capacità commerciali e imprenditoriali.
La Cina che conosciamo è quella del latte alla melanina, delle olimpiadi più sfarzose della storia, quella dei prodotti a basso costo che invadono i mercati, quella della manodopera pagata niente o quella degli immigrati che vivono in 20 nello stesso appartamento, quella dei diritti umani negati e militare nel Tibet.
Ci dimentichiamo spesso però che la Cina è fatta di uomini (ed anche tanti!), di persone che vivono nonostante tutto, di luoghi meravigliosi ed eterogenei, di cultura millenaria.

Un occasione per rendersene conto sarà la mostra fotografica personale che si apre venerdì 17 ottobre a Roma (inaugurazione ore 19).
Valentina Chiodi, architetto per professione e reporter per vocazione, ci racconterà tramite gli scatti della sua reflex il suo viaggio in Cina.
La mostra di terrà negli spazi del San Lorenzo Cafè, a via dei Sabelli 46 a Roma, nel quartiere S. Lorenzo, con ingresso gratuito.

Le parole dell'artista:
“Sempre più spesso si parla della Cina e della sua infinita popolazione che si sta spargendo a macchia d'olio nelle nostre città,eserciti guidati, plasmati, senza scrupolil'immagine di un paese dipinto quotidianamente dai mass media, che hanno il potere di trasformare a loro piacimento ogni cosa….. ma dov'è l'uomo? Il mio viaggio in Cina è stata una riscoperta… ciò che conta è la dimensione umana nella sua quotidianità, nel rapporto con gli altri individui e nella sua intima libertà, quella che ti permette di spaziare con la mente , di viaggiare e di entrare a far parte del tutto,un percorso che va dalle dense città estremamente popolate,agli spazi sconfinati delle campagne,attimi diversi ma che racchiudono un comune senso del vivere,lo spazio interno si apre all'esterno, ti invita ad entrare per poter vedere e capire,e ti senti come avvolto da un velo,e in questo preciso istante l'esterno diventa nuovamente interno e riappropriandosi del suo senso ritrova l'equilibrio.”



mercoledì 1 ottobre 2008

SeverGNIni docet... A gara di Italians

Prima di andare a rimbalzare la notizia dal sito di Italians, mi preme fare una domanda. Ma chi scrive i contenuti dei giornali online, controlla mai quello che pubblica? In realtà il primato credo che spetti a Repubblica.it, con strafalcioni grammaticali che spesso mettono in imbarazzo chi legge. Oggi tocca a Corriere.it, non è un errore grammaticale, ma fa ridere che proprio sul Blog di Beppe Severgnini, non siano stati in grado di azzaccare il suo nome...


Comunque, divagazioni a parte mi sembra interessante segnalare questo bando che potrete trovare pubblicato sul blog di Italians.
Il concorso, che in realtà è un "esercizio collettivo di scrittura" chiede di descrivere in 2000 battute un'ora della propria giornata. Dei racconti arrivati entro il 31 ottobre ne saranno messi online 240 e votati dai lettori per farne diventare un e-book dal titolo "Italians, una giornata nel mondo".
Bella Iniziativa Beppe, ma occhio ai tuoi redattori...